Pubblichiamo integralmente una nota di Rifondazione
Comunista sull’arresto di Davide Rosci:
Tutti si sono prodigati a condannare la violenza dei
manifestanti il 15 ottobre a Roma. Lo stesso Partito della Rifondazione
Comunista ha condannato alcuni insensati episodi di violenza, giudicati
un’aggressione al corteo medesimo. Bisogna, però, anche avere il coraggio di
riconoscere e condannare la violenza di chi, come il governo Monti-Fornero, con
la forza di leggi e provvedimenti iniqui e affamatori, nega il diritto ad una
vita dignitosa, figuriamoci un futuro.
Non guasta l’esercizio del garantismo che di solito viene
riservato solo ai potenti indagati per ben altri reati, anche per i giovani che
manifestano vale la presunzione di innocenza.
Nello specifico, la presunta partecipazione del compagno
Rosci agli scontri di Piazza S. Giovanni va contestualizzata. La piazza era
stata chiusa dalle forze dell’ordine che, schierate in tenuta antisommossa,
lanciavano lacrimogeni e impedivano a chiunque di allontanarsene, inoltre
blindati della polizia e dei carabinieri giravano a forte velocità intorno ai
manifestanti, con il rischio che qualcuno potesse essere investito.
In quanto all’accusa di devastazione, nessun comportamento
specifico è attribuito ai giovani teramani, accusati di quanto accaduto il 15
ottobre nel resto di Roma solo perché presenti a Piazza S. Giovanni. Davide è
un nostro compagno. Non lo lasceremo mai solo.
Marco Fars, segretario
regionale PRC Abruzzo
Marco Palermo, segretario
provinciale PRC Teramo
Filippo Torretta, segretario
circolo PRC Teramo
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