sabato 14 aprile 2012

PD Roseto :"Lesi i nostri diritti, ci rivolgeremo al prefetto"


“Stigmatizziamo nella maniera più forte il comportamento del presidente del consiglio comunale Nicola Di Marco”. E’ quanto ha dichiarato Teresa Ginoble, capogruppo del Pd nel consiglio comunale di Roseto, dopo la seduta consiliare di giovedì sera. “Siamo stati insultati a livello personale e, cosa ancora più grave, a livello istituzionale. Ci rivolgeremo al prefetto”, ha aggiunto. Nella seduta, tutti i sei consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula consiliare per protesta, dopo che il presidente del consiglio aveva impedito al consigliere di minoranza Raffaella D’Elpidio di parlare, dopo interventi per circa un’ora da parte degli esponenti della maggioranza. “Volevo portare all’attenzione del consiglio la questione del liceo Saffo - ha dichiarato D’Elpidio - La risoluzione urgente approvata dalla maggioranza nella seduta precedente era contro lo spirito e la lettera dello statuto comunale, nel quale si tutela il pluralismo, la partecipazione e l’ambiente. Quanto portato avanti dagli studenti del liceo Saffo rientra pienamente in questi principi, che noi intendiamo difendere e che sono stati calpestati dalla maggioranza”. Nella risoluzione urgente approvata nello scorso consiglio comunale, la maggioranza aveva criticato pesantemente quanto avvenuto presso il liceo classico Saffo alcune settimane fa, quando il sindaco fu contestato dagli studenti per la posizione della giunta sulla questione del Borsacchio. “Mai nella storia della nostra città si era raggiunto un livello di scontro così alto tra istituzioni”, ha aggiunto D’Elpidio. “Aver vinto una competizione elettorale non comporta l’instaurazione di una dittatura - ha proseguito Ginoble - Vogliamo ricordare che l’opposizione rappresenta 6500 cittadini rosetani, che dunque sono stati insultati e ai quali è stato impedito di esercitare il fondamentale esercizio di critica. A Raffaella D’Elpidio va tutta la nostra solidarietà. Il presidente del consiglio è stato eletto all’unanimità, e dunque dovrebbe avere come suo massimo faro l’imparzialità. Siamo stati insultati da lui e dal sindaco, oltre che dal pubblico presente. Oltre che il rispetto personale, dovuto a prescindere, è venuto meno il rispetto nei confronti di migliaia di cittadini che ormai ci viene sempre più precluso di rappresentare. Giovedì sera abbiamo assistito a comportamenti e a linguaggi volgari da parte della maggioranza che hanno degradato l’istituzione. Per far valere i diritti dei cittadini che rappresentiamo non abbiamo altra scelta che quella di rivolgerci al Prefetto”.

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