Ergastolo con isolamento diurno. E' quanto ha stabilito la
Corte d'Assise di Teramo a carico di Romano Bisceglia, accusato del delitto
dell'ex convivente Adele Mazza, uccisa e fatta a pezzi nell'aprile di due anni
fa a Teramo. Per il 54enne la difesa aveva chiesto l'assoluzione. La Corte,
presieduta dal giudice Giovanni Cirillo, a latere Ileana Ramundo, ha invece
stabilito, accogliendo così la richiesta del pm Roberta D'Avolio, il massimo
della pena. Bisceglia è finito sotto processo per l'atroce delitto della donna
i cui brandelli vennero ritrovati in via Franchi a Teramo, da un passante a
spasso con il cane. Fu l'animale a fiutare i sacchi neri dell'immondizia , alla
periferia della città dentro cui erano stati raccolti i resti mutilati della
46enne. La prova principale che per la procura ha inchiodato Bisceglia era
costituita dalle tracce di sangue raccolte dagli investigatori in particolare
sul nastro adesivo che sigillava i sacchi della spazzatura. Il dna, infatti,
isolato e confrontato apparteneva al codice genetico di Bisceglia.
(AGI)
Nessun commento:
Posta un commento