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venerdì 8 febbraio 2013

Renzo Di Sabatino incontra i costruttori all’Ance di Teramo


Crisi dell’edilizia: “Allentare i vincoli del patto di stabilità che oggi ‘strozza’ gli enti locali impedendo di saldare i debiti con le imprese; pensare a come inserire nei bandi e nelle gare pubblica una quota per gli interessi a carico degli enti in modo da non pesare sul privato, puntare sull’edilizia urbana di comunità più che sulle grandi infrastrutture; e infine rilanciare il più grande cantiere d’Europa oggi fermo, quello della ricostruzione aquilana, dando nuovo impulso all’edilizia di questa regione strozzata dalla crisi”. Queste in sintesi le proposte lanciate ieri pomeriggio dal candidato del Pd al Senato in Abruzzo, Renzo Di Sabatino, durante l’incontro voluto dalla Associazione Costruttori Edili – Ance di Teramo, per confrontarsi con i candidati teramani al Parlamento di tutti gli schieramenti sull’emergenza del settore edile e su quali azioni mettere in campo per uscirne in modo rapido.
‘Dall’emergenza allo sviluppo’, questo il titolo del documento consegnato ai candidati dal presidente dell’associazione, Armando Di Eleuterio, che ha elencato i numeri della crisi del settore: 3mila posti di lavoro persi solo nella provincia di Teramo dall’inizio della crisi (360mila in Italia); 400 le imprese scomparse nello stesso periodo, 25 milioni di euro i crediti che solo le imprese aderenti all’Ance-Teramo vantano nei confronti della pa, transazioni immobiliari crollate del 13% nel 2011 e in forte discesa anche nel primo semestre del 2012, 22 infine i Comuni medio-piccoli del Teramano che nel 2013 saranno costrette a ritardare i pagamenti per rispettare il patto di stabilità esteso con l’ultima legge di stabilità anche agli enti tra i mille e i 5000 abitanti.
“L’emergenza si è fatta drammatica – ha dichiarato Di Eleuterio - un intero settore sta scomparendo dal tessuto produttivo con gravi ripercussioni per l’occupazione e l’economia di questo territorio”. Al grido d’allarme lanciato dal presidente Di Eleuterio, il candidato Renzo Di Sabatino ha risposto mettendo sul piatto le sue proposte e quelle lanciate dal segretario Bersani nei giorni scorsi: un pacchetto di 50 miliardi in 5 anni per pagare alle imprese i debiti della pa, da finanziare con titoli di debito pubblico per 10 miliardi in cinque anni; il piano d’investimenti da 7 miliardi e mezzo in 3 anni per ristrutturare scuole e ospedali (finanziato per il 60% attraverso la riduzione delle spese militari e il resto con fondi strutturali). Ancora, ha aggiunto Di Sabatino, “nel nostro programma puntiamo decisi ad ottenere un allentamento del patto di stabilità per gli enti locali, vanno poi rivisti strumenti per agevolare il credito come il factoring che lascia il peso degli interessi, ponendo a carico degli enti appaltanti questo costo con una quota fissa da prevedere già nelle gare d’appalto”.

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